Tra rose e crisantemi

commedia in 2 atti in Dialetto Veneto di Antonella Mellioli

foto di scena della commedia

Il Tema
Che cos’è la felicità? Questa è una delle mie domande preferite. Chi di noi si è mai detto completamente felice?
Eccovi il tema di questa commedia, la ricerca della felicità! O meglio ancora, la ricerca affannata e la tensione quotidiana che caratterizza sempre più la nostra vita odierna, il bisogno di trovare qualcosa o qualcuno che ci renda felici.
Cerchiamo una persona con la quale condividere la nostra vita, un amico/a, un compagno/a, un marito o una moglie. Ma non solo, cerchiamo anche un lavoro, un’occupazione, una passione od un interesse che ci facciano sentire vivi e che soprattutto ci facciano stare bene con noi stessi e con gli altri.
La felicità è qualcosa che possiamo solo inseguire, e forse non riusciremo mai a raggiungerla, qualunque cosa si faccia, ma potete scommettere che non smetteremo mai di cercarla, convinti che, prima o poi, da qualche parte, la troveremo...
“La vera felicità consiste nel godersi il presente, senza aspettative ansiose sul futuro.”
Cit. Lucio Anneo Seneca


La Storia
In un piccolo paese della provincia veneta, dove la piccola imprenditoria si trova a dover lottare quotidianamente con le difficoltà economiche e la crisi occupazionale, la signora Jolanda, titolare di una agenzia matrimoniale, combatte per tenere aperta la sua attività. Un bel giorno, il signor Pomponio apre la sua impresa di Onoranze Funebri proprio accanto all’agenzia di Jolanda e, da quel momento in poi comincia ad importunarla continuamente con la sua invadenza, tanto che i suoi clienti, infastiditi dal suo atteggiamento, spesso fuggono via senza sottoscrivere i contratti, provocando seri danni economici all’esercizio commerciale della donna. Nel suo lavoro, Jolanda non tratta in modo amorevole il figlio Tranquillo, di nome e di fatto, che lavora con lei, il quale si schiera spesso e volentieri dalla parte di Pomponio perché spera farlo diventare il nuovo compagno di vita per la madre e perché lo trova molto più esperto e innovativo nella comunicazione.
Jolanda, purtroppo, non è all’altezza dei suoi compiti, in quanto, nel tentativo maldestro di unire coppie che si dimostrano eccessivamente esigenti o sprovvedute, finisce sempre per creare più malintesi che soluzioni, con l’immancabile risultato di non riuscire mai a farsi pagare per le sue prestazioni.
Dopo una serie di eventi tragicomici, l’unica soluzione per salvare l’agenzia matrimoniale sarà proprio Pomponio ad offrirla, dichiarando apertamente il suo amore per Jolanda, e...
Riusciranno i due protagonisti a trovare il quieto vivere e un’intesa felice?
Ma soprattutto, riusciranno a soddisfare i loro clienti strani e pittoreschi?

La Regista
Antonella Melioli

I personaggi da vicino

JOLANDA FURIOSA (ANNA MARULLI)
Titolare agenzia Cuori Solitari.

TRANQUILLO (SAMUELE FILIPPI FARMAR)
Figlio di Jolanda

POMPONIO (RENATO LIBRALATO)
Titolare agenzia pompe funebri.

HUGO (OLIVIERO BISON)
Barman giovane ma molto intraprendente.

FILOMENA (BERTILLA MARULLI)
Vedova da poco, piena di debiti e spendacciona.

CONTE ONOFRIO DE COLOMBIS (GIANNI MAGUOLO)
Distinto, elegante, e di gusti difficilissimi..

MONTASIA MOROSINI (DANIELA MARULLI)
Maliziosa, molto rude e con molta esperienza....

FLORA (SIMONETTA DEL PICCOLO)
Divorziata, cerca disperatamente un uomo che la soddisfi..

GERVASIO RICOTTA (MARIO ZANINI)
Commendatore, elegante, molto esigente...

3 MODELLE “NAIF”:
ANNAMARIA PIVATO
DEBORA GARAU
YVETTE GRASSOTTO


TECNICI AUDIO E VIDEO:
EUGENIO BELLIATO
GABRIELE BISON

PROGETTO SCENOGRAFICO:
LORENZO TASSONI

Il Commissario Improvvisato

commedia in 2 atti in Dialetto Veneto di Giuseppina Cattaneo (liberamente tratta)

foto di scena della commedia

Il Tema
La tematica che affrontiamo in questa commedia è il contrasto tra l’essere e l’apparire. Nel corso della nostra vita ci sforziamo di ricoprire un ruolo ben preciso nella società e di essere rispettosi delle leggi e delle convenzioni svolgendo al meglio i compiti che ci sono stati affidati attraverso la professione, l’estrazione sociale o anche solamente all’interno della nostra famiglia. Tante volte però questi abiti ci diventano stretti e ci rendiamo conto che vorremo essere diversi, desideriamo sfuggire da tutte queste regole e trovare ogni tanto nella fuga o semplicemente in un luogo tutto nostro un modo per essere veramente felici. Purtroppo esistono ancora oggi tante discriminazioni basate solamente sulla condizione sociale, si sente parlare di ceto o classe e le nostre origini o provenienza fanno ancora la differenza. Anche questa volta cercheremo di farvi sorridere perché non ci si deve mai prendere troppo sul serio, la realtà è spesso ingannevole e ci può tirare dei brutti scherzi se non ci facciamo trovare preparati!

La Storia
La commedia vede come protagonista un commissario un pochino confuso, stanco, in crisi esistenziale e desideroso ormai di andare in pensione. Ha una sola grande passione per tutte le serie televisive poliziesche e i film gialli.
Dopo essere stato trasferito, suo malgrado, in un piccolo paesino della provincia veneta dove si vive una vita apparentemente tranquilla, non succede mai niente e i pochi abitanti si conoscono quasi tutti addirittura per nome, si trova all’improvviso a dover risolvere ben tre casi misteriosi ed intricati, precisamente due sparizioni ed un furto.
Riuscirà a risvegliarsi dal suo letargo e risolvere la situazione? La sua bella ma un pochino sopravvalutata agente e collaboratrice si dimostrerà all’altezza della prova e lo aiuterà veramente? E soprattutto troverà aiuto dagli abitanti del paese e dalle loro particolari famiglie?
Fortunato? Io lavoro solo con la materia grigia. La fortuna la lascio agli altri”
Cit. Poirot


La Regista
Antonella Melioli

I personaggi da vicino

Io, Alfredo e Valentina

commedia in 2 atti in Dialetto Veneto di Oreste De Santis (liberamente tratta)

foto di scena della commedia

Il Tema
Abbiamo scelto questa commedia per affrontare il tema del pregiudizio e della difficoltà di essere tolleranti nei confronti del nostro prossimo. I tempi e le mode sono in continuo mutamento, le abitudini cambiano e spesso nemmeno ce ne accorgiamo. Oggi, assieme alle famiglie tradizionali, si sente parlare sempre più di single, coppie di fatto e conviventi, naturalmente etero ed omosessuali… E che dire della difficoltà di andare d’accordo con vicini di casa con abitudini diverse dalle nostre? Magari di culture o razze differenti? Dobbiamo cercare di capire e comprendere certe nuove realtà sociali che oramai fanno parte integrante della nostra vita quotidiana, anche se a volte facciamo fatica ad ammetterlo. La conoscenza e la condivisione delle novità non può che arricchirci e renderci più sereni e saggi; in sostanza, occorre sempre cercare di capire, prima di giudicare. Talvolta, poi, l’apparenza ci può trarre in inganno, e così pure l’ignoranza. Più cose conosceremo e più saremo liberi di fare le nostre scelte, giuste o sbagliate, condividibili o meno, ma è proprio questo che ci rende umani.
“Non sono i fatti in sè che turbano gli uomini, ma i giudizi che gli uomini formulano sui fatti”
Cit. Epitteto (filosofo greco antico)


La Storia
Federico è un uomo di mezza età, amante dei viaggi, sportivo ma anche piuttosto raffinato nei gusti, che ha scelto di vivere da single nel suo elegante appartamento. La sua è una vita tranquilla, se non fosse per le continue intrusioni della sorella Maria che, di stampo tradizionale, vuole a tutti costi farlo sposare. Federico, infatti, pur non avendo nulla contro il matrimonio, non ha ancora trovato la donna del suo destino. Maria, però, è convinta che suo fratello scappi dal matrimonio e dalle donne perché è gay, condizionata anche dagli atteggiamenti sofisticati di Federico che, a tratti, danno questa impressione, fino a convincersene completamente, quando arriva il suo miglior amico del cuore, cioè “Alfredo”. Anche lui si comporta in modo decisamente effeminato, ma è sposato, ed ha deciso di incontrarsi con Federico per chiedere conforto, in quanto perdutamente innamorato di una prostituta di nome Valentina, e per lei è disposto a fare qualsiasi follia.

La Regista
Antonella Melioli

I personaggi da vicino

  • Federico
  • Alfredo
  • Federico
  • Alfredo
  • Valentina
  • Gisella
  • Valentina
  • Gisella
  • Bepi
  • Marco
  • Bepi
  • Marco
  • Roberta
  • Maria
  • Roberta
  • Maria
  • Amministratore
  • Fiammetta
  • Amministratore
  • Fiammetta

Par fàssie... ma no xé!

commedia in 2 atti in Dialetto Veneto di Oreste De Santis (liberamente tratta)

foto di scena della commedia

Perché non provare a ridere un po′ sulle nostre disgrazie e sulle nostre malattie?
Ecco uno degli scopi principali della nostra voglia di fare teatro, parlare di cose serie, affrontare temi importanti della vita quotidiana cercando di comprenderli, condividerli e (magari) renderli meno pesanti da sopportare scherzandoci sopra…

Il tema di questa commedia è la demenza senile (teresina), malattia che, con il passare degli anni, rischia di affliggere chiunque in maniera più o meno grave. Chi di noi non ha già iniziato a scordare dove ha messo le chiavi di casa, o dove ha parcheggiato la macchina al supermercato, o come si chiamava quella via dove c’era quell’ottima pasticceria o quel ristorantino così originale?

La storia riguarda una ricca coppia benestante che accoglie in casa, non molto felicemente, il padre di lui rimasto vedovo da poco e, proprio a causa di questo duro colpo, è afflitto da gravi amnesie e disturbi della personalità.
La nuora, esasperata, si inventerà di tutto per ricoverare il suocero in Casa di Riposo ma l’impresa sarà ardua da portare a termine e subirà qualche piccolo intoppo, rischiando di far impazzire tutti…

In fondo, se ci pensiamo bene, in ognuno di noi è nascosta un po' di follia, lasciamo che trovi il suo sfogo, potrebbe essere davvero liberatorio…

La Regista
Antonella Melioli

I personaggi da vicino

  • Il Figlio
  • L'amico
  • Il Figlio
  • L'Amico
  • Il Medico
  • La suocera
  • Il Medico
  • La Suocera
  • La Nuora
  • L'amante
  • La Nuora
  • L'Amante
  • Il Maggiordomo
  • Il Padre
  • Il Maggiordomo
  • Il Padre

El Fantasma del Poro Piero

commedia in 2 atti in Dialetto Veneto di Camillo Vittici (liberamente tratta)

foto di scena della commedia

Fino a che punto si può spingere una modesta famiglia pur di entrare in possesso di una sostanziosa vincita al totocalcio?
Addirittura a scomodare un morto...

Una brillante e divertente commedia degli equivoci, ricca di spunti che ci faranno anche riflettere amaramente sulla fragilità e l’ingenuità della gente comune, su di noi e sulla nostra vana ricerca della felicità e della ricchezza, utilizzando anche facili scorciatoie...

Tutti i personaggi sono stati fortemente caratterizzati portando al massimo dell’esasperazione la loro comicità, proprio per esprimere la loro inadeguatezza e incapacità di risolvere qualsiasi problema o soddisfare qualsivoglia desiderio.

La Regista
Antonella Melioli

I personaggi da vicino

  • Piero
  • Beppo
  • Piero
  • Beppo
  • Pina
  • Teresa
  • Pina
  • Teresa
  • Lucrezia
  • Maghino
  • Lucrezia
  • Maghino
  • Don Redento
  • Medium
  • Don Redento
  • Medium
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